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Ca' Genesia
Incrocio tra Via Sabbioni e Via Caduti di Toranello
Il monumento commemora partigiani e civili morti a Ca’ Genasia.
Due giovani della 36^ Brigata ‘Bianconcini’, Rino Ruscello di 17 anni e Marino Dalmonte di 21 anni, insieme ad altri compagni attaccarono un carro tedesco: un soldato rimase ucciso e il carico fu preso dai partigiani. Essi stavano portando il cibo e le armi verso le loro basi quando furono raggiunti da una quarantina di soldati tedeschi pronti a fare fuoco. Siccome questi ultimi non riuscivano a risalire con le loro autoblinde la strada fangosa, rinunciarono al combattimento e così anche i partigiani decisero di lasciare la zona indifesa; solo Rino e Petit si fermarono a Ca’ Genasia.
Qui, durante la notte, vennero attaccati dai tedeschi e caddero con le armi in pugno, senza arrendersi ma combattendo fino all’ultimo. Tutta la cascina andò bruciata e con lei i suoi abitanti.
Su un ampio basamento in cemento si erge il monumento in ferro che evoca questo episodio; nella parte in ferro si distinguono tre figure stilizzate in posizioni diverse, una sdraiata, una chinata ed una eretta che imbraccia un fucile; nel basamento una lastra con la scritta "Qui la libertà, la speranza in una Italia nuova vissero con la lotta il sacrificio e l'eroismo del S.A.P. Montano e delle popolazioni tutte - Ca' Genasia - 1944-1974"; un’altra lastra, posta nel retro e adagiata sulla
faccia superiore del basamento, riporta i nomi dei 35 caduti.