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Monte Mauro
Il caratteristico profilo "triplo" di Monte Mauro, la vetta più alta della Vena del Gesso (515 m. s.l.m.), si staglia inconfondibile oltre la stretta Valle del Rio Sintria. Il nome di Monte Mauro deriva dall'antico "Mons Maior" (Monte Maggiore), un esplicito riferimento all'altezza della vetta rispetto ai colli circostanti, che venne poi cambiato, nel secolo XIX, in Monte Mauro per italianizzazione del dialettale "Mont Maor". Il gran numero di fenomeni carsici presenti a Monte Mauro è determinato, oltre che dalla tipica carsicità della roccia gessosa, anche dalla particolare disposizione degli strati rocciosi dovuta a complesse traversie geologiche. Le scoscese pareti gessose di Monte Mauro, sono l'ambiente ideale per la nidificazione del più grande rapace notturno europeo: il Gufo reale; mentre la Felcetta persiana è una preziosita vegetale di cui Monte Mauro e l'unica stazione in Italia.