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LA VALLE DEL SENIO
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Sante Ghinassi

Pittore in ceramica, 1924-2000

SanteGhinassi.jpg
Ghinassiconmoglie.jpg

Biografia di Sante Ghinassi (dal sito www.santeghinassi.it)

1924
Sante Ghinassi, assieme al fratello gemello Costante, nasce a Ravenna il 9 settembre da Enrico, commesso in un negozio di ferramenta e Maria Arcozzi, casalinga.
1926
La famiglia Ghinassi si trasferisce a Riolo dei Bagni ( così allora si chiamava Riolo Terme) dove il padre si mette in proprio aprendo una piccola bottega di ferramenta e casalinghi.
Nasce la sorella Angelina (1926-1986) che, fattasi monaca con il nome di suor Enrica, diventerà poi Madre Generale delle Ancelle del Sacro Cuore sotto la protezione di San Giuseppe.
1930-36
Frequenta le scuole elementari di Riolo Bagni. Già in questi anni Sante dimostra una grande predisposizione per il disegno a tal punto che la sua maestra Tabanelli, entusiasta, consiglia ai genitori di far continuare a Sante gli studi per assecondarne la tendenza artistica.
1937
Frequenta la Scuola Media nel Collegio dei Salesiani di Faenza eccellendo particolarmente in disegno.
1939
Sante, non sentendo realizzate le proprie aspirazioni, decide di andare a lavorare presso l’ex Fabbrica delle Ceramiche Farina di Faenza; alla sera frequenta , sempre a Faenza, la Scuola di Disegno Minardi dove ha per insegnanti i pittori Sella, Morigi (Disegno ornato e geometrico) e Nonni (Plastica)
1940-43
Inizia a frequentare, con grande passione e profitto, la Scuola d’Arte e Mestieri di Cotignola diretta dal celebre pittore Luigi Varoli . Per recarsi a scuola da Riolo, Ghinassi percorre 60 km al giorno in bicicletta. Varoli nota subito le innate capacità artistiche dell’allievo specie nella pittura in ceramica. Fin dal primo momento insiste affinchè il giovane Sante continui a dipingere utilizzando tale tecnica certo come era che lo stile classico dell’allievo si sarebbe presto impreziosito e perfezionato. Il Maestro suggerì poi a Ghinassi di impossessarsi della tecnica pittorica del grande maestro faentino Achille Farina, vissuto nella seconda metà dell’800, a cui Varoli non mancò mai di ispirarsi nelle sue ceramiche.
1942
Luigi Varoli scrive: “Sante Ghinassi ha sicure qualità pittoriche innate, è bravo da far onore alla Scuola più elevata e a qualunque insegnante . Inoltre aggiungo che è un giovane rettissimo su cui si può porre affidamento di qualunque natura. Onesto, laborioso, disciplinatissimo, buono, instancabile. Perciò merita da parte di ogni insegnante tutte le attenzioni d’affetto e ogni aiuto per avere facilitato il suo avvenire”
1943
Sante ottiene la Licenza Artistica e il Prof. Varoli gli rilascia il Diploma “comprovante la Licenza di tutti i corsi di detta Scuola qui elencati: Pittura, Scultura, Ceramica, Xilografia, Planimetria con esito massimo in ogni prova. Il Ghinassi aggiunge alle sue qualità eccezionali d’artista un temperamento disciplinatissimo che dà garanzie e affidamento per ogni lavoro. Si rilascia perciò con lode questo certificato”
1945
Espone i suoi primi quadretti in ceramica in una Mostra Collettiva a Bagnacavallo. Grande successo di pubblico e di critica . Tutte le opere di Ghinassi vengono vendute con immensa soddisfazione del Prof. Varoli.
1946
La guerra, che ha messo in ginocchio l’economia della famiglia, e la morte prematura del padre a soli 49 anni, costringono Sante ad una scelta fondamentale per la sua vita futura: affiancare il fratello Costante nell’attività commerciale già avviata dal padre lasciando così solo ritagli di tempo alla sua più grande aspirazione: la Pittura.  Ghinassi continua tuttavia il suo rapporto con il Maestro Varoli a cui presenta tutte le sue opere in ceramica per averne una parere autorevole, e questo fino alla morte del Maestro.
1948
Matrimonio con Delelma Servadei.
1949
Nascita della figlia Rosangela
1951
Nascita del figlio Enrico
1958
Morte del pittore  Luigi Varoli, un poliedrico artista, un grande maestro ma per Ghinassi soprattutto una guida e un padre in campo artistico.
1980
Morte della diletta moglie Delelma, delicata e discreta ispiratrice dell’opera artistica di Ghinassi. Per l’artista è un colpo durissimo, un vuoto incolmabile.
1992
Accompagnato dai figli, Ghinassi viene ricevuto dal Papa Giovanni Paolo II a cui dona una piastrella in ceramica raffigurante il Pontefice e sullo sfondo la Madonna di Czestochowa. Lascia inoltre al Papa una piastrella in ceramica del bozzetto raffigurante  il pannello della Redenzione appena installato nella Chiesa parrocchiale di Riolo Terme.
1993
Alla sua indimenticabile sposa, Ghinassi dedica il  grande pannello della Redenzione, posto nell’abside della Chiesa Prepositurale di Riolo Terme. Un atto di devozione, di fede e di affetto a ricordare nel tempo un amore imperituro. Il pannello viene inaugurato il 12 dicembre 1993 nel corso di una Messa Solenne, concelebrata dal Vescovo Diocesano di Imola, Mons. Giuseppe Fabiani e teletrasmessa in diretta da RAI 1.
1994-95-96
Insegnante del “Corso per il ritratto su maiolica” . Vi partecipa un folto gruppo di ceramisti presso il Consorzio Centro di Formazione Professionale di Faenza. Il corso sarà poi reiterato negli anni successivi su richiesta espressa dei partecipanti.
1996
In occasione della sua Personale a San Paolo del Brasile, viene ricevuto dalla madre del compianto pilota Ayrton Senna presso la “Fondazione Senna”  a cui Ghinassi dona il ritratto in ceramica di Ayrton.
2000
A seguito di una malattia incurabile, Ghinassi muore il 24 novembre all’età di 76 anni.

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